La ristorazione in crescita. Tante le realtà di grande prestigio. Sei le stelle Michelin.

Articolo di Alessandra Addari
In Sardegna brilla un’altra stella, la sesta assegnata ad un ristorante isolano dalla guida Michelin la più prestigiosa pubblicazione annuale nel settore turistico e della ristorazione.
La nuova stella è stata attribuita al ristorante Fuoco Sacro di San Pantaleo, una località turistica alle porte di Olbia, nella bellissima Costa Smeralda. È però la dimostrazione di un isola che sta crescendo dal punto di vista dell’offerta enogastronomica, tante sono le realtà prestigiose e di alta qualità anche se la stella Michelin alla fine va soltanto ad uno di essi, certo il più bravo, ma non l’unico capace di
offrire emozione e gusto. C’è voglia di fare tra gli chef e le chef sardi, c’è competizione, ricerca dei prodotti, desiderio di proporre qualcosa di nuovo.
Tornando alla guida, confermati i ristoranti di Stefano Deidda del Corsaro di Cagliari che la riconquista per il settimo anno consecutivo, Italo Bassi, chef di Confusion, sulla promenade di Porto Cervo, suo quinto anno di fila, le tre new entry dello scorso anno, Somu di Arzachena- Baja Sardinia, con lo chef Salvatore Camedda, Gusto By Sadler di San Teodoro con lo chef Claudio Sadler e Fradis Minoris, Laguna di Nora, a Pula, con lo chef Francesco Stara.
Solo Dal Corsaro, tra i sei stellati, garantisce l’attività di ristorazione tutto l’anno, mentre gli altri sono stagionali.
Per Luigi Bergeretto, Chef executive del Fuoco Sacro, grande soddisfazione per un traguardo raggiunto dopo anni di lavoro. Prodotti di prima scelta, miscelati in modo tale da non confondere i sapori, preparati con standard elevati anche in cucina, i segreti che hanno portato il ristorante ad ottenere il riconoscimento.
La Sardegna si conferma dunque terra del gusto e della ristorazione di qualità. Al di là dei numero dei premi che sono elevati per una Regione con così pochi abitanti rispetto ad altre come la Sicilia o la Toscana, aver raggiunto le sei stelle Michelin è comunque una dimostrazione di come l’isola stia cercando di elevarsi e di proporre una ristorazione di alta qualità per clienti esigenti e con una buona capacità di spesa, senza dimenticare le tante trattorie, i piccoli locali e i ristorantini che offrono cibo genuino proveniente dai produttori del territorio e che altrettanto meriterebbero grandi riconoscimenti.