Successo per il corso evento dedicato a su filindeu tenuto dalla maestra Raffaella Marongiu Selis

Non poteva che essere altrimenti, il laboratorio sul “Filindeu” la preziosa pasta sarda, forse unica al mondo, tenuto da una della poche maestre rimaste a conservarne la tradizione, ha avuto un successo fuori da ogni aspettativa.
40 i partecipanti che nel fine settimana tra il 4 e il 5 dicembre 2021 hanno raggiunto l’agriturismo “il Giglio” per una due giorni interamente dedicata ad un tesoro della tradizione sarda che non può e non deve essere dimenticato. Esempio di quella tradizione orale che viene tramandata di madre in figlia, allieva o allievo e che non va perduto, ma conservato con cura. Da qui la proposta di un Registro dell’Eredità Immateriali che con il supporto della Regione Sardegna potrebbe tutelare questo patrimonio. A sostenerlo con forza Gisella Dessì’, giornalista, ma soprattutto una grande appassionata di Sardegna e della nostra identità.
E ‘stata lei ad organizzare il seminario di dicembre, convinta che il sapere di Raffaelle Marongiu Selis non debba rimanere relegato all’interno del territorio nuorese, ma debba viaggiare in Sardegna e nel mondo.
E’ stata Rosaria Musina ad insegnare l’arte del filindeu alle figlie, tra cui Gavina Selis, e alle nuore. Ed è oggi la figlia di Gavina, Raffaella Marongiu Selis, che presenta e tramanda questo sapere in Sardegna con grande dedizione.
Come tutte le donne d’isola anche lei la Maestra de “Su Filindeu” è riservata e non è facile portarla fuori dal suo laboratorio per mostrarsi davanti al pubblico. Gisella Dessi con la sua passione c’è riuscita.
E’ stato un fine settimana immerso nella tradizione, il successo di Raffaella è stato enorme. Le sue mani hanno mostrato come da un foglio di pasta si possano trarre dei fili sottilissimi, mentre le sue dita come dei ferri da ricamo si intrecciavano tra quei fili per renderli ancora più sottili.
Le sue parole hanno accarezzato la pasta come le sue mani e il prodotto finito, quella trama che si appoggia nel cerchio di legno ad asciugare, un prodigio della tecnica e dell’ esperienza. E quando la guardi pensi a Maria Lai, pensi ai tappeti di Nule e ai silenzi delle case sarde.
“Il mio principale impegno è quello di divulgare il più possibile questo importante patrimonio – racconta Gisella Dessì – Oltre a Su Filindeu, bisogna far conoscere altre preparazioni come su Pani Pintau della maestra Antonietta Spanu o “Is Gravellus” solo per citarne alcuni. Quello che vorrei raggiungere è l’istituzione del REI, il Registro dell’eredità Immateriale, proprio perché queste tradizioni orali non possono e non devono essere perdute. Con l’istituzione del REI La Regione Sardegna tutelerebbe il nostro patrimonio immateriale dall’usura del tempo e dalle contaminazioni indebite”.
Secondo Gisella il REI dovrebbe avere diversi registri separati: tra cui quello dei Mestieri dei Saperi e delle Tecniche e quello dei Tesori Umani Viventi. Così Gisella Dessì si è presentata alla Regione parlando con i funzionari della necessità di istituire il Registro, non solo un mero elenco, ma un libro di storie e immagini da custodire per le future generazioni.
“Sono una profonda sostenitrice dell’importanza di tramandare e preservare le nostre tradizioni – conclude Gisella – ma con un occhio attento alle innovazioni che inevitabilmente come avvenuto in passato ci portano, oltre alla fantasia e nuovi prodotti ad utilizzare nuove tecniche e conoscenze”.
Non solo ascoltare, ma anche toccare, provare, mettersi in gioco. Il corso evento di Raffaella Marongiu Selis ha offerto anche l’opportunità ai partecipanti di preparare per sé stessi su “filindeu” sotto gli occhi attenti della Maestra.
I due giorni sono volati in un attimo, tra storia, cultura, foto ricordo, selfie, filmati improvvisati come se Raffaella fosse una diva delle serie tv, ma forse lo è e nessuno vuole perdersi uno scatto o un filmato con lei.
L’evento era corredato dalla presenza di importanti aziende sarde: Il Mulino “La Pietra e il Grano” di Nurri, il” Mulino Masala” di Narbolia il “Mulino Sulis” di Samugheo “Riso Passiu” della vicina azienda di Oristano e “L’acqua Giara” della San Martino. che hanno messo a disposizione i loro prodotti.
Un momento sinergico a smentita dell’incapacità dei sardi di collaborare.
Il corso si è concluso con un’altra dimostrazione: quella della preparazione d “Is Gravellus” pasta antica tipica dell’oristanese della Maestra Antonietta Spanu grande artista, famosa nella realizzazione del pane cerimoniale “Su Pani Pintau”.
Un successo scontato e che siamo sicuri si ripeterà nelle altre piazze dove è previsto il corso: Nuoro, Sassari, Alghero, Olbia e Cagliari.
Nuoro sarebbe dovuto essere la prima tappa, essendo la “Casa de su Filindeu” ma tra i tantissimi eventi dedicati ai 150 anni di Grazia Deledda e Autunno in Barbagia è stata rimandata nella primavera del 2022.
Ricette di Sardegna proporrà un estratto di questi eventi per il piacere dei suoi followers.
Seguiteci prossimamente ve li proporremo. www.ricettedisardegna.it