È una sarda la nuova Presidente di WWF Italia

È una sarda la nuova presidente di WWF Italia. Arriva da Guspini dove ha ideato nuovi modi per utilizzare la lana di pecora.
Daniela Ducato, imprenditrice green di Guspini è stata eletta a pieni voti al massimo vertice dell’associazione ambientalista, Wwf.
Conosciuta in tutto il mondo è pluripremiata per le sue idee innovative, è stata tra le prime ad avere l’intuizione di utilizzare la lana di pecora per usi industriali e abitativi. Il suo impegno verso l’economia circolare è stato riconosciuto anche con il prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica che le è stato conferito nel 2015.
Ora è la nuova Presidente per l’Italia dell’organizzazione internazionale non governativa per la protezione ambientale e per prima cosa rimarca quanto il lavoro dei volontari sia importante in questo momento nel quale i cambiamenti climatici richiedono scelte decisive non solo da parte dei governi, ma anche di tutti i cittadini. Il debutto ufficiale di Daniela Ducato è avvenuto il 25 maggio a Roma in occasione dell’inaugurazione di uno dei progetti dell’associazione con Autostrade Italia, presente il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, tappa al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella.
Lavoreremo nel segno della collegialità, con tante deleghe – ha subito spiegato ringraziando chi l’ha preceduta, Donatella Bianchi per il lavoro svolto negli otto anni appena trascorsi.
Quanto alla sua passione per la natura e l’ambiente spiega che deriva dalle sue origini sarde e da suo padre che fin da piccola le ha fatto scoprire il valore della terra.
Daniela Ducato è stata anche cofondatrice a Guspini di “Edizero Architecture for Peace”, e ha ottenuto nel suo percorso imprenditoriale, basato esclusivamente sui prodotti naturali e il riciclo, numerosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui quello di miglior innovatrice italiana dalla rivista americana Fortune.
«Abbiamo bisogno più che mai di uno ‘sguardo verde’, evoluto, multiplo, che parta dalla biodiversità umana – ha spiegato – solo così possiamo guardare con nuovi occhi le abbondanze della natura, talvolta invisibili o disprezzate”.
Dalla Sardegna e da suo padre, racconta, ha ereditato l’amore per la terra e la consapevolezza del suo valore.